Il Festival Terra 2050 è un insieme di eventi che si tengono dal 13 al 24 ottobre nelle città di Verona e Mantova. Un evento che ha come obiettivo quello di sensibilizzare le persone a trattare le risorse del pianeta Terra in maniera responsabile. Troppe volte si pensa che ci sia un mondo di riserva quando l’ambiente terrestre sarà completamente distrutto. Il Festival mira a diffondere un importante messaggio che arriva da Gunther Anders, filosofo e scrittore tedesco. Egli era convinto che chi tratta la Terra come un mondo da buttar via tratta anche sé stesso come un’Umanità da buttar via.
Festival Terra 2050: un insieme di eventi legati alla data di non ritorno del riscaldamento globale
L’associazione Terra 2050 nasce grazie all’impegno di Maria Pappalardo, docente di Geografia dell’Ambiente e del Paesaggio all’Università della città scaligera. L’idea di fondare un gruppo dedicato all’approfondimento delle tematiche di emergenza climatica nasce durante le lezioni dell’insegnante all’università. Gli studenti hanno sentito il bisogno di analizzare ogni aspetto di quest’argomento dopo l’esame del corso. Grazie a questo spirito ambientalista dei più giovani nasce l’Associazione Terra 2050.
Essi scelgono di inserire nel nome del gruppo la data 2050 perché secondo gli scienziati è un punto di non ritorno. In quell’anno, come dimostrano alcuni studi, il riscaldamento globale produrrà un’alterazione delle temperature da comportare l’alterazione di tutto l’ecosistema globale.
Festival Terra 2050: Verona e Mantova unite per sensibilizzare la popolazione sull’emergenza climatica
L’attenzione sul cambiamento climatico attualmente è tornata sotto l’occhio dei media mondiali grazie alle proteste iniziate con la giovane attivista svedese Greta Thunberg. Ma cosa porta a questo movimento ecologista? Per avere una visione totale della situazione climatica il Festival Terra 2050 organizza degli incontri con degli esperti del settore.
Nei giorni della manifestazione ci saranno delle mostre dedicate alle fotografie dedicate al cambiamento che sta avvenendo sul pianeta. Quadri che rappresentano il mondo tra passato e presente. Convegni che si focalizzano sul lavoro delle industrie senza danneggiare l’ecosistema del pianeta. Questi eventi sono aperti a tutti, senza dimenticare la popolazione più giovane. Per i bambini verranno fatti dei laboratori per rappresentare come si è rotto il legame tra l’acqua, il bene più prezioso del pianeta e l’essere umano.
Gli esperti coinvolti nel progetto di sensibilizzazione
Sono diversi i nomi dei componenti inseriti nel comitato scientifico che coordina la maggior parte degli incontri del Festival. Esperti di geografia, economia, avvocati, biologi, infettivologi uniscono le proprie competenze per poter cercare di fermare il disastro ambientale prima che sia troppo tardi.
Gli incontri verranno fatti in diverse parti della città di Verona come la Biblioteca Capitolare, Porta Palio, l’Università della città fino a coinvolgere anche la provincia tra Verona e Mantova come Valeggio sul Mincio. Un festival così è importante per la città veneta affinché tutti gli strati della popolazione vengano informati su un disastro che può essere fermato solamente se ogni singola persona dia il proprio contributo nel suo piccolo. Come tante gocce che insieme formano un grande mare.
Articolo di Martina Ortis tratto da .itVerona by italiani.it https://verona.italiani.it/festival-terra-2050-una-rassegna-su-cosa-fare-per-salvare-il-pianeta/